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Le nuove frontiere del gas

29,00 €
Autori
Adriano Piglia
Rilegatura
Pagine
184
Formato
17x24
Copertina
ISBN

Descrizione

La collana editoriale del Centro Studi Safe viene ulteriormente valorizzata da questolibro sul gas naturale, risorsa energetica che consente oggi di soddisfare circa un quartodei consumi mondiali. L’opera aiuta a capire l’importanza ed il ruolo economico estrategico che il gas naturale ha oggi, e che avrà sempre più in futuro, nello scenarioenergetico mondiale.L’autore ci guida nel complesso mondo del gas naturale, dalle sue caratteristichegenetiche all’individuazione e sfruttamento dei giacimenti, dalla stima e accessibilitàdelle riserve al trasporto, commercializzazione, distribuzione e vendita del prodottofinale. Attraverso questo percorso conoscitivo si può, inoltre, comprendere la complessitàstrategico – politica sia per i produttori che per i consumatori di gas naturale,baricentro degli equilibri energetici del nostro secolo.Le ragioni del crescente interesse verso il gas vanno ricercate non solo nelle sue caratteristichequalitative o nella effettiva disponibilità, ma soprattutto nella maggiore accettabilitàdal punto di vista ambientale, rispetto a petrolio e carbone, aspetti che stannocontribuendo in modo determinante allo sviluppo della domanda.Sono evidenziate, peraltro, alcune salienti peculiarità di questa risorsa quali la crescenteflessibilità operativa relativa al trasporto e all’immagazzinamento oltre alla versatilitàd’impiego negli usi finali, nel settore residenziale come in quello industriale,con prevalente utilizzo per la generazione elettrica. Dal gas infine si possono ottenereprodotti chimici, farmaceutici, fibre sintetiche, materie plastiche e vernici. L’autore ciricorda che analoghe caratteristiche hanno consentito al petrolio di sostituire il carbonecome fonte energetica primaria e che consentiranno al gas un solido futuro.Il libro fornisce una chiara ed esaustiva rassegna dei percorsi politici e normativi chenei vari Paesi, europei e non, hanno portato a sistemi di mercato molto diversi tra loro.L’esperienza inglese, americana e di altri Stati europei sono messe a confronto con loscopo di analizzare, con rigore e spirito critico, punti di forza e di debolezza insiti neivari processi di liberalizzazione o di statalizzazione, sottolineando come possono influiresulla sicurezza degli approvvigionamenti, sulla logistica e sul prezzo finale.Interessante è la situazione all’interno dell’Unione Europea, dove il vento di liberalizzazioneha soffiato con alterne fortune tra i vari Stati membri. L’autore identifica qualemaggiore ostacolo ad una concreta apertura del mercato europeo del gas la mancanzadi una vera politica energetica comune, che ha dato luogo a regole e mercati molto eterogenei nei vari Paesi. Le politiche adottate a livello europeo non hanno infatti sortitogli effetti auspicati: non è aumentata la sicurezza degli approvvigionamenti, i prezzinon sono diminuiti e le regole di mercato non hanno di fatto eliminato del tutto imonopoli.Anche nel contesto nazionale la situazione presenta ancora diverse criticità. A dir pocopreoccupanti sono infatti i dati sulle importazioni di gas dell’Italia: dipendiamo perl’87% dei nostri consumi dall’estero, tre quarti dei quali provengono da soli tre paesiovvero Russia, Libia e Algeria. A ciò va aggiunto che la produzione nazionale di gas èin costante declino.Il quadro italiano è reso più complicato dall’inadeguata ripartizione delle competenzetra Stato, Regioni ed Enti locali, dal fenomeno NIMBY e dalla presenza ingombrante diun operatore dominante, verticalmente integrato.Pur consapevoli della complessità del sistema gas, dalla lettura di questo volume sicomprende come, a fronte del ruolo sempre più importante di tale risorsa, possanoconfigurarsi interessanti prospettive legate sia allo sviluppo tecnologico che ai nuoviassetti di mercato.Un sincero grazie ad Adriano Piglia e a tutti coloro che in Safe hanno collaborato conlui per farci capire meglio le sfide e le opportunità relative a questa risorsa destinataa condizionare fortemente il nostro futuro energetico.

Raffaele Chiulli
Presidente SAFE