Salta al contenuto principale

Nucleare?

30,00 €
Autori
Adriano Piglia
Rilegatura
Pagine
192
Formato
17x24
Copertina
ISBN

Descrizione

L’energia di origine nucleare suscita da tempo accesi dibattiti fra favorevoli e contrari, sulla base più di posizioni ideologiche, che di evidenza scientifica. Del resto, da Democrito in poi, l’atomo si è trovato, suo malgrado, coinvolto nella contrapposizione fra creazionismo e determinismo. Questo libro tenta di riportare la discussione sul piano razionale, fornendo ai non addetti ai lavori informazioni e dati per sviluppare una propria opinione senza condizionamenti di alcun genere. Partendo dall’evoluzione della conoscenza sulla struttura della materia, il testo guida alla comprensione dei fenomeni connessi alle sue trasformazioni, dalle radiazioni alle reazioni nucleari, mostrandoci come questi fenomeni governino l’insieme delle galassie nel quale viviamo e come facciano parte della nostra vita quotidiana. Di queste manifestazioni possiamo fare l’uso che più ci aggrada, da una bomba nucleare, come abbiamo fatto, alla diagnostica medica, alla datazione di reperti archeologici, alle innumerevoli applicazioni in campo agroalimentare, industriale e sociale, come stiamo facendo oggi. L’utilizzo dell’energia nucleare per la generazione di elettricità è quindi soltanto uno dei modi di usare questo tipo di energia, anche se su di esso si concentra la polemica. L’autore espone vantaggi e problemi di questa applicazione, concludendo che nessuno di essi ha un peso decisivo e che la scelta va fatta, per ogni specifica realtà, in base a criteri di economicità. In questo contesto, il ritorno al nucleare prospettato in Italia presenta problematiche non semplici da superare. Rimettere in piedi un settore che non si è finito di smantellare non sarà né facile, né gratuito. L’assenza di una politica energetica condivisa e l’autonomia delle Regioni in campo energetico complicano ulteriormente la situazione, ma rinunciare a priori senza aver preso atto di tutti i fattori, non è una soluzione. Raffaele Chiulli Presidente SAFE