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Valutazione delle minoranze visive e prevenzione dell'incidentalità

105,00 €
Autori
Nicola Pescosolido
Rilegatura
Pagine
128
Formato
21x28
Copertina
ISBN

Descrizione


PREFAZIONE:

L’invecchiamento della popolazione è attualmente uno degli eventi demografici più rilevanti nei paesi industrializzati, dove sta producendo delle trasformazioni di natura economica, sociale e culturale e di pari passo si registra un incremento dei soggetti ipovedenti. È evidente quindi come l’incidenza dell’ipovisione sia destinata ad aumentare drasticamente nel prossimo futuro a seguito dell’aumento della vita media. Attualmente gli ipovedenti assommano a circa l'1,5% della popolazione generale, in Italia sono circa 80.000. La causa principale dell'ipovisione è la degenerazione maculare legata all’età, 40% dei casi, seguita dalla degenerazione maculare miopica e dalla retinopatia diabetica rispettivamente10% e 9%; meno frequenti sono le retinopatie ereditarie che rappresentano il 7% dei casi. Ma chi è l'ipovedente? L'ipovedente è colui che è affetto da disabilità visiva anche dopo trattamento medico, laser o chirurgico. Tale menomazione comporta la perdita delle abilità visive, un cambiamento nelle abilità personali di eseguire alcune attività di vita giornaliera come può essere la guida automobilistica. L'ipovisione è stata classificata al terzo posto , dopo artrite e malattie cardiovascolari, tra le malattie che causano nella persona con età superiore ai 70 anni il bisogno di assistenza nelle attività quotidiane. Nonostante il loro incremento significativo nella pubblica sanità, l’attività funzionale e la qualità di vita dei pazienti ipovedenti sono state studiate in modo incompleto. Mentre la popolazione dei pazienti ipovedenti continua a crescere, l’attenzione deve essere focalizzata sulla valutazione dell’efficacia dei servizi per l’ipovisione, specialmente perché è stato riportato che il 90% degli individui affetti da ipovisione mantiene sufficiente vista per beneficiare del training e dell’uso di strumenti ottici e non ottici. In questo ambito si inserisce questo testo dedicato alla valutazione medico-legale delle funzioni psicofisiche residue per una classificazione integrata dell’ipovisione e alla prevenzione dell’incidentalità utilizzando un sistema di informazioni visive idonee. La riabilitazione all’idoneità del soggetto ipovedente alla guida automobilistica, in considerazione dell’incremento della vita media e della volontà del soggetto anziano di continuare a considerarsi autonomo, è essenziale. Il termine: “nonno al volante pericolo costante” va di fatto rivisto fornendo opportune vie d’uscita a questi soggetti. Solo un approfondito esame del problema, una valutazione delle opportunità ottiche e non e un’attenta legislazione potranno fornire quelle soluzioni attese da questi soggetti.

Prof. Nicola Pescosolido