Oftalmologia Legale - Rapporto SOI 2007
Descrizione
Introduzione
Se una Società scientifica, come SOI, autorevole e rappresentativa di un’intera categoria medico-specialistica, in Italia tanto numerosa (sono oltre settemila i medici oculisti nel nostro Paese), ha deciso di dedicare la propria “Relazione Ufficiale” per l’anno 2007 al tema medico-legale in Oftalmologia, ciò significa che questo tema è ritenuto non solo scientificamente rilevante e dotato di una sua specificità specialistica, ma anche attuale e non rinviabile.
Del resto, come vedremo sin dal primo capitolo trattato, il medico – tanto più il medico specialista – è oggi titolare, come “decision maker”, di una irrinunciabile responsabilità che è sempre e ad ogni effetto medico-legale.
L’intenzione di chi ha voluto questa relazione e di chi l’ha coordinata, non è quella di compilare un manuale di medicina “difensiva” offerto agli associati per tutelarsi dai pazienti, dalle loro insidie e rivendicazioni (opere in questo senso ve ne sono, alcune anche utili), ma di formare un documento che, nella sua voluta essenzialità, testimoni ai medici e al pubblico (perché esso verrà reso conoscibile) la posizione della Società Scientifica in materia; la sua scelta di dare doverosamente conto, anzitutto, di una giurisprudenza, civile e penale, oggi nei confronti del medico molto severa e sufficientemente consolidata (pur avendo già in qualche caso forzato i limiti della interpretazione letterale delle norme codicistiche); e di volere tuttavia esprimere su alcuni aspetti di tale giurisprudenza, valutazioni liberamente e responsabilmente critiche.
Il principio ispiratore di questa Relazione non è peraltro quello di una difesa “a priori” del medico oculista (che certamente non potrà mancargli in sede giudiziale) bensì quello di contribuire al consolidarsi – o se si vuole al crescere – nel medico oculista di una etica della responsabilità, del resto del tutto coerente con il doveroso bilanciamento delle primarie finalità associative che lo Statuto di SOI individua nella tutela della salute visiva della popolazione, nella promozione scientifica e professionale dell’associato e nella tutela dei suoi interessi morali.
La forma di questa Relazione è volutamente improntata all’esigenza di una stretta integrazione tra la trattazione giuridica, medico-legale e clinico-chirurgica; per la quale integrazione è inevitabilmente necessario qualche sacrificio nello spazio dedicato alle rispettive trattazioni dei temi affrontati. Lo sforzo è stato anche quello di rendere, anche, per la parte giuridica e medico legale, intelligibile e fruibile questa Relazione ai medici oculisti ed al pubblico (che come abbiamo detto ne sono insieme i destinatari) evitando, nel rispetto della libertà dei singoli Autori, schemi e forme giuridiche eleganti ed estese e però, se non superflue, non sempre necessarie, ricorrendo piuttosto, sempre quando possibile, alla semplificazione ed esemplificazione divulgativa.